Preferenza per la strategia invasiva nei pazienti con angina instabile ed infarto miocardico senza sopraslivellamento ST


Nei pazienti con angina instabile ed infarto miocardico senza sopraslivellamento ST sono possibili due strategie:

a) una strategia invasiva di routine, dove i pazienti sono sottoposti ad angiografia coronarica subito dopo il ricovero e, se indicato, a rivascolarizzazione coronaria in tempi rapidi;

b) una strategia conservativa con impiego della sola terapia medica, con selezione dei pazienti per l’angiografia sulla base dei sintomi clinici o sull’evidenza investigativa di ischemia miocardica persistente.

E’ stata compiuta una revisione di studi con l’obiettivo di determinare i benefici della strategia invasiva rispetto alla strategia conservativa nel trattamento dei pazienti con angina instabile ed infarto miocardico senza sopraslivellamento ST nell’era degli stent.

Sono stati identificati 5 studi con 7818 partecipanti.

L’analisi di tutti gli studi ha mostrato che la mortalità durante l’ospedalizzazione iniziale presentava un trend verso la pericolosità ( hazard ) con la strategia invasiva ( rischio relativo, RR = 1.59 ).

La mortalità e l’infarto miocardico, valutati a 2-5 anni in due studi clinici, sono risultati significativamente ridotti dalla strategia invasiva ( rischio relativo di 0.75 ).

L’end point composito di morte o di infarto miocardico non fatale era significativamente ridotto dalla strategia invasiva dopo l’ospedalizzazione iniziale.
L’incidenza di angina refrattaria precoce ( < 4 mesi ) ed intermedia ( 6-12 mesi ) era significativamente ridotta dalla strategia invasiva ( rischio relativo, RR = 0.49 e 0.67, rispettivamente ), così come la riospedalizzazione precoce ed intermedia con rischio relativo 0.60 e 0.67, rispettivamente.

La strategia invasiva era associata ad un aumento di 2 volte il rischio relativo di infarto miocardico peri-procedura e ad un aumento di 1.7 volte il rischio relativo di sanguinamento.

I dati di questa revisione indicano che una precoce strategia invasiva è preferibile ad una strategia conservativa nel trattamento dei pazienti con angina instabile ed infarto miocardico senza sopraslivellamento ST. ( Xagena2006 )

Fonte: The Cochrane Library, 2006



Cardio2006



Indietro

Altri articoli

L'FDA ( US Food and Drug Administration ) ha approvato Praluent ( Alirocumab ) per ridurre il rischio di infarto...


Il sollievo sintomatico è l'obiettivo primario dell'intervento coronarico percutaneo ( PCI ) nell'angina stabile e viene comunemente osservato clinicamente. Tuttavia, non...


L’infarto miocardico senza sopraslivellamento ST ( NSTEMI ) e l’angina pectoris instabile sono cause frequenti di ricovero ospedaliero negli anziani....


Corlentor e Procoralan, disponibili nella formulazione compresse, sono medicinali identici che contengono il principio attivo Ivabradina, che vengono impiegati per...


Gli operatori sanitari sono stati informati sulla seguente raccomandazione relativa all’utilizzo di Efient ( Prasugrel ), un farmaco antiaggregante piastrinico...


Il trattamento con Prasugrel ( Efient ) ed Aspirina ( Acido Acetilsalicilico ) migliora gli esiti rispetto a Clopidogrel (...


L’EMA ( European Medicines Agency ) ha raccomandato di limitare l’uso di medicinali a base di Trimetazidina ai pazienti con...


L'American College of Cardiology ( ACC ) e l'American Heart Association ( AHA ) hanno pubblicato nuove lineeguida riguardo ai...


Nello studio BARI 2D ( Bypass Angioplasty Revascularization Investigation 2 Diabetes ), una strategia iniziale di rivascolarizzazione coronarica e un...


Studi sperimentali suggeriscono che gli inibitori della xantina ossidasi possono ridurre il consumo di ossigeno miocardico per una particolare gittata...